"Evviva i fossili!". La candidatura di Mattarella e la rivincita della Prima Repubblica secondo Gerardo Bianco “Beh, allora viva i fossili!”. Gerardo Bianco, 84 anni, di Benevento. Avversario di De Mita nello Scudocrociato. Più volte ministro e storico capogruppo democristiano, deputato dal ’68, per decenni dirigente della Dc, segretario del Ppi. “Sergio Mattarella non va bene, va benissimo”, esulta. Stefano Di Michele 30 GEN 2015
Elogio del pensiero corto Ma qui non si parla del tuìt, destinato a morire ogni giorno prima del tigì. Qui si rende lode all’aforisma, arte sublime e inarrivabile. Soprattutto in politica. Libro di Alfonso Berardinelli sull’“atomo di pensiero” che resiste nei secoli. “Se si comincia con Kraus non si finisce più”. Stefano Di Michele 26 GEN 2015
L'armonia ritrovata di Giorgio N. Il giorno del trasloco tra ricordi che non ti aspetteresti e nel giudizio amicale di quelli di sempre. Autobiografia degli ottanta, con il Bel Marinaio di Melville alla mano e l’incubo del capitano Vere nel vascello del Quirinale. Stefano Di Michele 15 GEN 2015
Non basta prendere le distanze, dice Passera: "I leader islamici collaborino contro il terrorismo" Certo, la condanna. Ma la condanna da sola non basta. “Serve collaborazione”, dice Corrado Passera, il leader di Italia Unica: “Non basta condannare, non basta prendere le distanze, non basta considerare cani sciolti questo o quel terrorista. Bisogna comportarsi di conseguenza". Stefano Di Michele 13 GEN 2015
Natale in casa Napolitano I preparativi per l’ultimo messaggio di fine anno. Il rimpianto della buona creanza. Ispirato da Eduardo e consigliato da Duddù, il presidente trova la via d’uscita. Stefano Di Michele 27 DIC 2014
Va bene la lotta gay friendly, ma smettetela di banalizzare il presepe Da qualche anno tutto si è complicato ed essendo il tutto frutto della complicazione del politicamente corretto, tutto si è banalizzato. Nessun luogo, al mondo, è ormai molestato come questo simbolo: chi leva, chi mette, chi corregge e l’ego dei vari proponenti trabocca fin quasi a cacciare il Bambinello dalla mangiatoia. Stefano Di Michele 23 DIC 2014
Mille chitarre per il “Che” C’era sempre chi aveva una chitarra. Sempre. Senza scampo. Tutta l’epica castrista – e perciò soprattutto guevarista: ché Fidel si è con gli anni inquartato, un satrapo dai fianchi larghi, venuto a noia; mentre il Che lì sempre stava, basco e barba e chioma al vento. Stefano Di Michele 22 DIC 2014
Ma quanti sono i re di Roma? Carminati, ultimo della lunga serie, la sua Versailles l’aveva eretta però presso una pompa di benzina. Risultano già ben radicati “er re della pajata”, “er re der carciofo”, “er re der bucatino”, “er re della grattachecca”. “Io so’ io e voi non siete un cazzo”, diceva il citatissimo Alberto Sordi marchese del Grillo (e prima di lui il sommo Belli). Stefano Di Michele 15 DIC 2014
Mango d’oro Si chiamava Pino, veniva dalla Basilicata, abitava a Mentana e me l’aveva detto che un giorno…Era quarant’anni fa – metà anni Settanta. Diceva che scriveva canzoni, che avrebbe cantato canzoni, che le sue canzoni le avrei sentite sul disco, mica solo sussurrate (forse qualcuna la sussurrò) al bancone di un bar di periferia. Stefano Di Michele 09 DIC 2014
Filologia del soprannome alla pajata nella città malata di politica burina Sempre le storie romane (le storiacce ancor di più), a un certo punto si mutano in una saga del soprannome – nell’epiteto ora felice, ora greve. Persino la politica, nella città eterna, ciclicamente annaspa, e in parte si compiace, in un groviglio che, filologicamente, sta a metà tra curva ultrà e ciclo cinematografico der Monnezza. Stefano Di Michele 06 DIC 2014